Tornando allo studio di Louis e colleghi, l’altro aspetto significativo che emerge riguarda il ruolo protettivo svolto dagli integratori multivitaminici: se la mamma prende vitamine nel periodo periconcezionale, infatti, il rischio di aborto è significativamente più basso. “Il lavoro non entra nei dettagli, ma è ragionevole pensare che l’effetto sia dovuto soprattutto a sostanze come acido folico, vitamine del gruppo B in generale e vitamina D” spiega Cetin. “Del resto, sappiamo che sempre più donne sono carenti di queste sostanze, per via di diete e stili di vita che non garantiscono apporti sufficienti”. Il che non significa consigliare a tappeto a tutte le donne di prendere vitamine a caso. “Il consiglio per chi desidera una gravidanza è sicuramente quello di assumere acido folico – 400 microgrammi al giorno – innanzi tutto perché protegge in modo significativo dal rischio di sviluppo di difetti del tubo neurale, come la spina bifida. Per il resto, suggeriamo di seguire un’alimentazione equilibrata, il più possibile di stampo mediterraneo, e di passare un po’ di tempo all’aria aperta, per garantire la sintesi di vitmaina D che è stimolata dall’esposizione alla luce solare. Poi sarà lo specialista a valutare, caso per caso, se serve qualche integrazione specifica”. E per quanto riguarda caffè, tè o altre bevande con caffeina, meglio essere prudenti: un paio di tazze o tazzine al giorno non sono un problema. Di più potrebbero comportare dei rischi, che non vale la pena correre.
(fonte Agoravox.it)