I bambini prematuri possono mostrare alterazioni nello sviluppo cerebrale ancora prima di nascere.
Lo dimostra uno studio, il primo di questo genere, condotto da un gruppo di ricercatori della Yale School of Medicine, del National Institutes of Health e della Wayne State University. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports.È ormai noto che la nascita prematura – un problema che caratterizza circa il 10 per cento dei neonati in tutto il mondo, secondo l’OMS – può portare a disturbi neurologici e di comportamento legati a uno sviluppo non perfetto del cervello: tra questi, deficit di attenzione, iperattività e paralisi cerebrale.Non è però ancora ben chiaro se gli stessi fattori che causano una nascita prematura possano incidere sullo sviluppo cerebrale già all’interno dell’utero. Per indagare più a fondo questo aspetto, i ricercatori hanno misurato la connettività cerebrale di 32 feti, sottoponendoli a risonanza magnetica funzionale a riposo (realizzata cioè in assenza di un preciso compito eseguito dal soggetto). Di questi, 14 feti sono poi nati prematuramente, tra le 24 e le 35 settimane. I risultati dell’esperimento hanno mostrato un livello di connettività neurale più debole nei feti che sarebbero poi nati prematuri. In particolare, le differenze sono state localizzate nella regione del cervello responsabile dello sviluppo del linguaggio, nell’emisfero sinistro.”È noto che i prematuri presentano alterazioni nelle regioni del cervello che regolano lo sviluppo del linguaggio – spiega Dustin Scheinost, che ha condotto l’esperimento – ma è stato molto sorprendente osservare la presenza di alterazioni nelle stesse regioni del cervello già molte settimane prima della nascita dei bambini prematuri”. Poiché si tratta del primo studio di questo tipo, serviranno ulteriori conferme. “Questi risultati sono un punto di partenza importante per ricerche future sia sulle cause sia sulle conseguenze delle nascite premature”, sottolinea Laura Ment, co-autrice dello studio.
In particolare, il prossimo obiettivo del gruppo di ricerca sarà indagare se e come le cause potenziali della prematurità, come infezioni e infiammazioni, influenzano lo sviluppo del cervello durante la gravidanza. Inoltre, i ricercatori continueranno a seguire i bambini che hanno partecipato allo studio per studiare anche le eventuali conseguenze a lungo termine.
(fonte lescienze.it)