Palloncini sotto i camici, a simulare pancioni di donne incinte, fatti volare via tra gli applausi. E’ avvenuto durante il flash mob degli operatori di Villa Bianca a Napoli interessata ad un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura del ‘Punto nascite’ ed il licenziamento di 27 lavoratori.«Siamo a fianco dei lavoratori che abbiamo ascoltato assieme a tutte le parti in causa in un’audizione lo scorso 24 settembre.
Al termine della riunione che si era svolta alla presenza dei sindacati, dei lavoratori, del sub commissario del governo del piano di rientro sanitario campano Morlacco e del titolare della struttura il dott. Schiavone si erano aperti degli spiragli per salvare la clinica dalla chiusura». E’ quanto dichiara il capogruppo di Campania Libera- Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli in Regione che è membro della commissione e aveva sollecitato l’audizione.«Con il presidente della commissione Lello Topo – spiega il capogruppo – abbiamo avanzato e confermiamo la richiesta di riaccreditare i 20 posti che erano stati eliminati per una serie di vicissitudini con la Asl Napoli 1 per evitare che Villa Bianca chiuda. Il titolare della struttura ha dichiarato durante l’audizione che se riuscirà ad avere i nuovi posti che lo farebbero rientrare nella legge Balduzzi rivaluterà la possibilità di tenere aperto il reparto nascite e ritirare la procedura avviata per i licenziamenti del personale. Il sub commissario del governo del piano di rientro sanitario campano Morlacco ha dichiarato a verbale che ci sono diversi margini per ridare gli accreditamenti alla clinica e portarla a 74 posti letto». «Siamo molto fiduciosi che il primo reparto nascite in Campania con circa 2000 parti all’anno venga salvato. Napoli – continua Borrelli – non può rimanere senza una clinica nella quale sono nati negli ultimi 50 anni decine di migliaia di bambini. Nessuna famiglia napoletana non ha almeno un amico o un parente che non sia nato a Villa Bianca. Non possiamo permettere che le mamme napoletane per partorire debbano andare fuori provincia. Per questo parteciperemo anche alla manifestazione del personale che si terrà martedì 13 ottobre con uno sciopero al Centro direzionale sotto alla sede del sub Commissario alla Sanità della Regione Campania”.