Forti dolori, bisogno frequente di urinare, brividi, talvolta febbre e nei casi più gravi anche urine torbide o accompagnate da sangue. Sono questi i sintomi più frequenti della cistite, un’infezione della vescica che colpisce il 6,5% delle italiane. “Di solito si tratta di una patologie non grave – sostiene il prof. Paolo Scollo presidente nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) – Senza le dovute precauzioni, però, può trasformarsi in un disturbo ricorrente. I suoi sintomi sono più fastidiosi durante i mesi estivi e possono rovinare le tanto attese vacanze”. In molti casi il responsabile della malattia è l´Escherichia Coli: un germe normalmente presente nel nostro organismo, ma che una volta arrivato all´interno della vescica può provocare irritazioni.
Tra le possibili cause delle cistiti ci sono anche:
– l’utilizzo di tamponi vaginali durante il ciclo mestruale o di detergenti intimi eccessivamente aggressivi;
– una dieta non equilibrata e irregolare;
– i rapporti sessuali: con la sollecitazione meccanica alcuni germi possono, attraverso il pene e la vagina, risalire verso uretra e provocare infiammazioni;
– l’uso eccessivo di antimicrobici: questi medicinali alterano l’equilibrio della flora batterica vaginale costituita da lactobacilli causando la colonizzazione vaginale da parte di patogeni (tra cui l´Escherichia Coli).
Ecco i cinque consigli della SIGO per affrontare il disturbo:
1) Bere molta acqua, soprattutto subito dopo i rapporti sessuali, aiuta a diluire le urine ed evitare la concentrazione di germi nella vescica;
2) Curare l’igiene intima: è necessario usare detergenti a pH fisiologico, cioè simile a quello delle mucose (pH 4 o 5);
3) Non indossare indumenti troppo stretti: lo continuo sfregamento contro i genitali può favorire le irritazioni;
4) Attenzione alla dieta: alcuni alimenti favoriscono l´irritazione vescicale (birra, vino bianco, lieviti, formaggi, affettati, pepe, pomodori e pesche). Consumare molta vitamina C consente di acidificare le urine in caso di cistiti ricorrenti e di creare una prima difesa naturale contro i batteri;
5) Rivolgersi al proprio ginecologo per un consulto in presenza di sintomi evidenti come bruciore o sangue nelle urine.
Tra i fattori che possono scatenare il disturbo ci sono anche i rapporti sessuali, soprattutto quelli non protetti. Si tratta di un comportamento molto diffuso tra i teenager italiani. Ben 4 su 10, infatti, affrontano la loro prima volta senza precauzioni. “Durante la bella stagione molti ragazzi mandano in ferie anche il cervello – sostiene il prof. Scollo – Sole, spiagge, feste, viaggi insieme ad amici e coetanei … in estate gli adolescenti sono più inclini a comportamenti pericolosi sotto le lenzuola. Lo sappiamo bene noi ginecologi che, di solito, a settembre dobbiamo fare gli straordinari. Con la fine dell’estate registriamo nei nostri ambulatori un +30% di accessi da parte di ragazzi. Altri possibili comportamenti scorretti estivi sono fumare o abusare di alcolici. Le parole d’ordine per un’estate senza brutte sorprese, e nel segno del benessere, devono essere responsabilità e informazione”.
(FONTE SKY.IT)