Un richiamo all’unità del settore ginecologico e all’attenzione sugli aspetti inerenti alla menopausa, spesso sottovalutati anche dalle donne. Sono questi i temi fondamentali discussi nel XVIII Congresso Nazionale SIM (Società Italiana menopausa), tenutosi ieri mattina, presso l’Hotel Royal Continental di Napoli.
A individuare il focus della delicata questione, il prof. Costantino Di Carlo, Presidente del Congresso insieme al prof. Carmine Nappi: “Il nostro programma, fondato su 8 topics, si concentra su assunti ben precisi al fine di analizzare gli elementi distintivi che incidono sulla vita delle donne in menopausa”. Tre topics in particolare costituiscono la priorità assoluta del programma: la sindrome urogenitale della menopausa, la gestione della sessualità e la menopausa precoce. Questi temi, più di tutti, influiscono sulla qualità della vita delle donne in menopausa, ecco perché la ricerca e lo studio approfondito di essi ha un’enorme valenza sociale non solo in campo medico, ma per l’intera collettività.
L’analisi di tematiche così delicate e complesse richiede necessariamente una collaborazione di tutti i ginecologi italiani, a dispetto dell’entourage di appartenenza di ciascun medico: “Bisogna diventare punto di riferimento per le istituzioni. La casa dei ginecologi deve essere una e una sola, uniti sotto un unico interesse che è quello dei ginecologi italiani, al di là della piccola parrocchia cui apparteniamo”, ha affermato il prof. G. Scabia.
Studi congiunti, quelli che si prospettano per il futuro dei ginecologi italiani che – come ha precisato il prof. Marco Gambacciani – intendono fare delle proprie conoscenze l’arma culturale della menopausa.
- 60shares
- Facebook Messenger