Un team della Northwestern University ha realizzato un ovaio artificiale grazie a una stampante 3D. L’organo ricreato in laboratorio ha consentito di ripristinare la fertilità in alcuni topi femmina alle quali erano state rimosse le ovaie. Dopo l’intervento, le topoline hanno partorito dei piccoli esemplari sani.
Lo studio è stato presentato a Boston nel corso del congresso annuale della Endocrine Society. La tecnologia potrebbe rivelarsi utile per il trattamento dell’infertilità nelle donne sopravvissute a un tumore durante l’infanzia.
Monica M. LaRonda, coordinatrice dello studio, spiega: «Una delle più grandi preoccupazioni per i pazienti con una diagnosi di cancro è come il trattamento possa influenzare la loro fertilità. Stiamo sviluppando nuovi metodi per ripristinare la qualità della loro vita, progettando questi impianti bioprotesici».
Gli scienziati si sono serviti di una stampante 3D per mettere a punto un’impalcatura in grado di sostenere le cellule che producono ormoni e ovociti. La struttura è composta di gelatina, materiale biologico che deriva dal collagene animale.
La struttura è stata poi «arricchita» da follicoli ovarici per la creazione di bioprotesi. I ricercatori hanno poi rimosso le ovaie di alcuni topi, sostituendole con le bioprotesi.
Dopo aver ovulato, le topoline hanno dato alla luce cuccioli sani. «Speriamo un giorno di ripristinare la fertilità e la funzione ormonale nelle pazienti che soffrono di effetti collaterali di trattamenti contro il cancro, o che sono nate con ridotta funzione ovarica», conclude LaRonda.
(Fonte Italia Salute.it)