Durante la gravidanza, la memoria delle future mamme non peggiora. Anzi, in alcuni casi migliora. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Hormones and Behavior dai ricercatori della University of Western Ontario di London (Canada), della McMaster University di Hamilton (Canada) e dell’Ohio State University di Columbus (Usa). Gli esperti hanno smentito l’ipotesi, diffusa nei paesi anglosassoni, dell’esistenza della “baby brain syndrome”: la possibilità che la gravidanza danneggi la memoria e la velocità di pensiero di una donna. Questa eventualità, spiegano, potrebbe forse interessare soltanto le donne affette da depressione pre-parto.Nel corso della ricerca, gli autori hanno chiesto a 54 donne di eseguire una serie di test mnemonici. Tutte le partecipanti avevano all’incirca la stessa età e lo stesso livello culturale, ma 28 di loro erano incinta e si trovavano tra la 34° e la 36° settimana di gestazione. Le future mamme, inoltre, sono state sottoposte a un ulteriore esame per capire se soffrissero di depressione.Al termine dell’esperimento, è emerso che le donne incinta e quelle che non lo erano avevano ottenuto risultati simili. Gli studiosi hanno poi estrapolato dai punteggi delle donne incinta quelli ottenuti dalle partecipanti che mostravano sintomi depressivi. Hanno così scoperto che le performance cognitive delle future mamme superavano quelle delle partecipanti senza figli. In particolare, le donne in gravidanza erano più brave nei test relativi alla memoria di lavoro, quella che permette di tenere a mente ed elaborare le informazioni mentre si svolgono compiti diversi.Secondo gli esperti, l’indagine dimostra che durante la gestazione gli ormoni femminili possono modificare la chimica del cervello della futura mamma per migliorarne la memoria. In questo modo, permettono a chi aspetta un bimbo di prepararsi ai cambiamenti che la maternità porterà con sé.
(fonte Sole 24 ore)