A due anni dalla liberalizzazione, che prevede l’acquisto senza obbligo di ricetta in farmacia per le maggiorenni
, sulla pillola dei cinque giorni dopo le donne italiane hanno ancora delle lacune. Solo una su cinque, infatti, sa che il farmaco di nuova generazione il cui principio attivo è ulipristal acetato, si può acquistare senza ricetta. È quanto emerge da un’indagine di SWG-Health Communication presentata oggi a Roma e condotta attraverso un questionario a cui hanno risposto 500 donne tra i 18 e i 40 anni e rafforzata da una web discussion condotta all’interno dello stesso segmento di donne.
L’indagine rileva che il 69% considera ‘molto importante’ che una donna possa decidere e programmare quando avere dei figli e il 70% è molto favorevole all’uso di contraccettivi da parte della donna. Pur ritenendo utile ed efficace per la quasi totalità (90%) la contraccezione di emergenza, specificamente per evitare l’aborto (76%), oltre la metà delle donne intervistate la ritiene però pericolosa. Inoltre, sempre sulla contraccezione di emergenza, c’è ancora molta confusione tra la pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni dopo. A dichiarare di conoscerne la differenza solo il 17% delle donne e un’esigua minoranza attribuisce a ulipristal acetato tra i ‘plus’ quello di essere più efficace sin dal primo giorno. Più che informarsi dal ginecologo, dal medico di base o dal farmacista, le donne che hanno dichiarato di conoscere le differenze tra i due farmaci hanno utilizzato Internet, letto riviste e giornali o si sono informate da amici e parenti. In generale, per il 50% delle intervistate è più facile acquistare contraccettivi di emergenza rispetto al passato, ma per il 20% l’acquisto resta difficile, anche se le segnalazioni riguardano solo alcune farmacie. Quello che le donne vogliono maggiori informazioni e al momento dell’acquisto di essere ‘accompagnate’ con riservatezza e maggiore empatia, comprensione. (Ansa)